Ti stai avvicinando da poco al trading online, e non hai idea di dove mettere mano a quella piattaforma di trading che sembra troppo professionale, troppo piena di bottoni da premere, e con troppe cifre? Rilassati, ci siamo qui noi, e siamo pronti a darti un’infarinatura generale del mondo del trading online, proprio per te, che ti stai avvicinando adesso, step-by-step, al mondo del trading online, un mondo tanto bello e profittevole quanto difficile per chi è alle prime armi.
Possiamo capirti, in quanto ci siamo passati anche noi. Pur avendo lavorato per anni negli Hedge Fund, la nostra prima esperienza non è stata così tanto rosea con il trading online. La prima volta che, io personalmente, mi sono registrato ad un broker di trading online, mi sono reso conto di come il mondo del trading fosse cambiato grazie alla rete e dell’economia peer-to-peer. Adesso per iniziare a fare trading è possibile per qualunque persona, per qualsiasi quantitativo di denaro che vuole essere caricato sul conto, per essere investito online, che siano 10 euro, oppure un milione, poco importa, tutti possono fate trading online, sopratutto i principianti, grazie alla tecnologia che è stata sviluppata negli ultimi anni.
Fare trading online
Vorremmo iniziare subito spiegando come si fa trading online, cosa che forse ancora nessuno è riuscito a spiegare in maniera realmente semplice.
L’investimento online, noto anche con il termine di commercio on-line o di trading online, è il processo attraverso il quale i singoli investitori e i commercianti acquistano e vendono i propri titoli su una rete elettronica, in genere con una società di brokeraggio. Questo tipo di commercio e di investimento è diventata la norma per i singoli investitori e gli operatori dalla fine del 1990 con molti broker che offrono servizi tramite una vasta gamma di piattaforme di trading online.
Sicuramente, il più grande scoglio per tutte quelle persone che si registrano per la prima volta ad un broker di trading online, è di cercare di capire quello che sta succedendo sulla piattaforma. Vediamo dunque di fare un esempio abbastanza pratico, con la piattaforma Forex più utilizzata da gran parte dei broker MT4, o meglio, Metatrader 4. Si tratta di un software fornito in uso ai broker, che a loro volta forniscono ai propri clienti una loro versione “brandizzata”, che però è comunque una versione che è simile a tutte le altre.
Nell’immagine qua sopra, è possibile notare una schermata MT4. Come potete vedere è fatto come un programma qualsiasi che è possibile trovare su Windows, Mac è Linux. Sono infatti presenti una barra del titolo, una strumentazione con bottoni vari (la toolbar), una barra di navigazione laterale, una striscia inferiore di informazioni aggiuntive (ovvero il pannello dei dettagli). Al centro è presente il succo del discorso: il grafico del prezzo.
Più specificatamente, sulla colonna di sinistra sono presenti i prezzi dei mercati che è possibile contrattare, in basso è presente il proprio patrimonio e le svariate posizioni aperte (in questo caso non c’è alcuna posizione aperta) e nel centro a sfondo nero è presente il grafico del prezzo del mercato selezionato.
Il trading online, si esegue quasi sempre su una piattaforma di questo tipo, e adesso che sapete da che cosa è composta, sicuramente non vi spaventerete più alla vista di una serie di grafici, numeri e bottoni del genere. È vero, all’inizio può sembrare ostico iniziare su una piattaforma del genere, ma quello che dovete cercare di fare è di “scomporre” la piattaforma pezzo per pezzo, in modo da capire attentamente come funziona ognuno di essi, e poi pian piano di ricomporre il puzzle, consci del fatto che stiamo parlando di una serie di ingranaggi che insieme, costituiscono il motore del trading.
Trading on line come funziona
Come funziona il trading online? Con il trading online, si investe essenzialmente nelle aziende attraverso le azioni, oppure nelle economie mondiali, attraverso il Forex. Vuoi investire in una determinata azienda, come la Apple? Semplice: basta acquistare delle azioni Apple, e il gioco sarà fatto, avrai appena acquistato un pezzo di Apple, e guadagnerai se Apple andrà bene in borsa. Il tutto viene fatto attraverso il click di pochi e semplici bottoni, è tutto istantaneo e semplice. Tuttavia, per capire come guadagnare come dei veri professionisti, bisogna capire i dettagli che portano un novellino a diventare un vero Pro.
Il Motore del Trading
Il trading è come un motore, il buon trading è un motore ancora più efficiente, che funziona bene quando è ben oleato ed ha una carburazione equilibrata.
Per iniziare a fare trading “come si deve”, è quindi necessario prima di tutto inserire gli ingranaggi a questo motore, e senza dubbio il cilindro del motore, l’essenza del trading, è il Money Management.
Per spiegare l’efficacia del Money Management, bastare provare a mettere due commercianti principianti di fronte allo schermo, fornendo loro il migliore set-up, e fai ad ognuno prendere il lato opposto della posizione, se uno vende l’altro compra, quindi. Molti probabilmente, entrambi finiranno con il perdere denaro. Tuttavia, se si prende invece due professionisti e si fanno commerciare sempre nel senso opposto (uno compra e l’altro vende lo stesso identico mercato), molto probabilmente tutti e due finiranno la giornata con molti soldi guadagnati – nonostante l’apparente contraddizione della premessa. Qual è la differenza? Qual è il fattore più importante che separa i commercianti “stagionati” dai dilettanti? La risposta è la gestione del denaro, il Money Management.
Il Money Management è infatti l’aspetto più importante che permette ad un trader professionista di differenziarsi da un amatore. Sicuramente già sapete che i soldi si fanno se si compra un mercato rialzista, e si vende un mercato ribassista, ma avete idea di QUANTO e COME comprare o vendere? Forse no. Ecco, il punto è proprio questo.
Come avviene per le diete, oppure per l’allenamento, il Money Management è un qualcosa che molti decantano, ma che in realtà in pochissimi fanno davvero. Il Money Management, proprio come il mangiar poco e stare in forma, è un’attività poco piacevole, in quanto obbliga essenzialmente i trader a dover prendere delle posizioni in perdita, che sono necessarie. Ma vi facciamo un esempio di come sia importante “accettare le perdite:
PERCENTUALE DI CAPITALE PERSO – QUANTITATIVO NECESSARIO PER RISTABILIRE IL VALORE ORIGINALE DEL PATRIMONIO
25% – 33%
50% – 100%
75% – 400%
90% – 1,000%
È importantissimo notare che un trader debba guadagnare il 100% (una cosa che solo l’1% dei trader in tutto il mondo riesce a fare) per compensare una perdita del 50%. Diventa ancora più difficile all’aumentare della perdita.
Ma andiamo al sodo. Il Money Management, si basa dunque su due fattori:
- Sul taglio delle perdite
- Sul rischio prestabilito della strategia
Il taglio delle perdite viene fatto impostando un livello di Stop Loss per ogni posizione, solitamente in base ad un rapporto di Rischio/Rendimento (rischio X per guadagnare Y). Solitamente lo stop loss è ad un valore % fisso per ogni posizione, che sarà anch’essa di una dimensione fissata a priori (solitamente non più dell’1%).
Perché viene fatto ciò? Semplice, se ho una posizione che occupa il 10% del mio conto, significa che per perdere tutto (considerando uno stop loss al -100%), nel peggiore dei casi, dovrò aprire altre 9 posizioni, che si chiuderanno (nel peggiore dei casi), in rosso.
Se invece una posizione aperta occupa l’1%, significa che ne dovrò aprire altre 99 di posizioni perdenti con stop loss al 100% (nel peggiore dei casi) per perdere tutto. È un po’ come inserire un proiettile in una pistola con rivoltella da 10 colpi, oppure in un’altra da 100 colpi (è improbabile che esista una pistola con rivoltella del genere, ma è giusto per fare l’esempio). Nel caso dovessi inserire il proiettile nella rivoltella, girando poi casualmente il tamburo, quale sarà la pistola che avrà più probabilità di sparare il colpo al primo tentativo? Ovvio, quella da 10 colpi. Vale la stessa cosa per il trading: un conto più rischioso, ha più probabilità di “scoppiare” rispetto ad uno meno rischioso. È matematico.
Il trading, deve essere come il motore della vostra macchina, o della vostra moto (o anche del vostro tagliaerba): deve essere sempre sotto controllo, deve essere ben oliato, ha bisogno di rifornimenti e cure continue, proprio come la vostra strategia di trading deve essere sempre monitorata, con parametri di rischio predefiniti.
Un motore troppo “spinto” (in gergo: con troppa “compressione) o che comunque non ha le determinate cure, non dura più di tanti chilometri. Un motore invece dai consumi parchi, che segue il processo di tutti i tagliandi, dura una vita. È sempre stato così e lo sarà per sempre, e non pensate che valga soltanto per i motori, vale anche per il trading. “Chi va piano, va sano a va lontano” è un gergo applicabile sopratutto al trading online, in quanto il rendimento è sempre commisurato al rischio.