Uno dei problemi maggiori legati ai prestiti sono le garanzie necessarie da presentare alle banche ed alle finanziarie, questo sia a causa dei troppi contratti insufficienti a fornire un supporto adeguato, sia a causa del troppo lavoro nero sia per l’aumento dell’indebitamento delle famiglie italiane.
Tutti questi problemi causano notevoli contrattempi a chi deve richiedere un prestito, costringendoli a trovare delle garanzie alternative. Principalmente la maggior parte delle persone ricorre alla figura del garante, solitamente una persona di estrema fiducia come un parente stretto o un amico molto forte.
Garante e prestiti: cos’è e come funziona
La figura del garante è sicuramente una figura scomoda, in quanto è l’unico responsabile in caso il debitore non sia in grado di ripagare il prestito contratto. Proprio per questo il garante solitamente è una persona che ha estrema fiducia nel debitore, come un genitore o un fratello, più difficilmente un amico.
Anche se il garante può per legge rifarsi sul debitore, si tratta sempre di una procedura legale costosa ed antipatica, alla quale nessuno vorrebbe dover ricorrere. Il garante poi deve possedere alcune caratteristiche per poter svolgere questa funzione, come ad esempio avere una fonte reddituale certificata adeguata, come una busta paga da contratto di lavoro a tempo indeterminato, una dichiarazione dei redditi di una certa entità o una pensione oltre la minima di vecchiaia o di anzianità.
In più il suo reddito deve permettergli di far fronte alla richiesta di prestito del suo assistito, e solitamente deve essere almeno 5 volte superiore alla richiesta finanziaria o anche più. Poi è necessario che non abbia altri finanziamenti in corso, come mutui o prestiti che ne limitano la capacità finanziaria e la possibilità di far da garante.
Infine è necessario che il garante non abbia problemi legati ai pagamenti, come segnalazioni al Crif, protesti o pignoramenti. In questi casi diventa praticamente impossibile fare da garante, in nessun caso.
Finanziamenti con garante
Quella del garante è in assoluto la figura preferita dalle banche e dalle finanziarie come garanzia accessoria per i prestiti. Essa può essere usata praticamente per qualsiasi problema legato al conseguimento di un prestito, a causa di un lavoro a nero, un contratto di lavoro a tempo determinato o atipico, a causa di problemi legati a segnalazioni ai Crif, protesti o pignoramenti e quant’altro.
Inoltre è possibile ricorrere ad un garante anche per aumentare l’importo del prestito, la durata del rimborso o la rapidità d’erogazione. Un garante qualificato può fare la differenza tra un prestito negato ed un prestito erogato con le sue massime potenzialità.
Per esempio, può essere utile ricorrere ad un garante nel caso dei pensionati, che spesso si trovano a fare i conti con un’età molto alta, che non gli permette di usufruire di prestiti dilazionati in un arco di tempo molto lungo. Attraverso la figura del garante è invece possibile riuscire ad allungare sensibilmente i tempi, con relativo abbattimento dell’importo della rata e dei tassi d’interesse.
Comunque il garante è usato principalmente dai giovani, spesso alle prese con lavoro nero, contratti a tempo determinato o atipici. In questo caso un fratello o un genitore possono aiutarli ad accedere comunque al credito, che sia per acquistare un’auto nuova o per finanziare l’avvio della propria impresa.
I garanti sono molto utili nel caso dei prestiti per il consolidamento debiti, che in alcuni casi possono seriamente aiutare le persone che hanno grossi problemi a pagare i propri debiti. Attraverso questo prestito essi possono sia ottenere nuova liquidità, sia ottenere una sola rata mensile più bassa, con un tasso d’interesse migliore, evitando magari di incappare in problemi di insolvenza.
Anche per quanto riguarda i prestiti online è possibile richiedere l’aiuto di un garante, inviando per via telematica tutta la documentazione inerente alla situazione reddituale della persona preposta a svolgere questo compito.
Quando si deve fare da garante è necessario presentare presso la filiale della banca o della finanziaria il proprio documento d’identità, il codice fiscale ed un attestato di reddito, come la busta paga, il cedolino della pensione o la dichiarazione dei redditi.